LA BALLA DELLA MARMELLATA “SENZA ZUCCHERO”

LA BALLA DELLA MARMELLATA “SENZA ZUCCHERO”

La promessa è allettante e dagli scaffali dei punti vendita tenta sia chi vuole stare attento alla linea sia chi, per ragioni di salute, deve tenere a bada la glicemia. 
Le confetture senza zucchero rappresentano ormai una grossa parte dell’offerta e non solo le marche leader di mercato, ma anche i prodotti “firmati” della grande distribuzione propongono  le marmellate “sugar free”. 
Peccato che avere le due cose insieme sia praticamente impossibile e il messaggio veicolato da questi prodotti sia di fatto ingannevole
 

Ma può esistere una marmellata senza zuccheri?

“I consumatori, temendo per la linea, comprano molto volentieri gli alimenti cosiddetti “light”. Peccato che spesso quello che dicono le pubblicità e le scritte sui prodotti non corrisponda a verità, come nel caso di Zuegg e Hero, aziende sanzionate dall’Antitrust” – (Il fatto quotidiano 06/11/2012)
Lo scorso 20 marzo , l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) ha sanzionato con una multa di 40mila euro l’azienda Rigoni di Asiago, leader nella commercializzazione di marmellate e confetture, per aver presentato ai consumatori la confetturaFiordifrutta e il dessert di frutta frescaFruttòsa, con la dicitura “senza zuccheri aggiunti.
 
il Regolamento Claim 1924/2006 CE secondo cui la frase “senza zuccheri aggiunti” «è ammessa solo se il prodotto non contiene mono o disaccaridi aggiunti o ogni altro prodotto alimentare utilizzato per le sue proprietà dolcificanti. Se l’alimento contiene naturalmente zuccheri deve figurare sull’etichetta l’indicazione “Contiene in natura zuccheri”»
 
Molte confetture in commercio contengono frutta, succo di mela e pectina di agrumi. Secondo l’Antitrust la presenza di ingredienti come il succo di mela e la purea di mela, che hanno la chiara funzione  di dolcificare il prodotto, è incompatibile con le diciture “senza zuccheri aggiunti”, “a ridotto contenuto di zuccheri” e “a basso indice glicemico” utilizzate nelle etichette o nelle promozioni dalle aziende produttrici.
 

Il succo di mela concentrato  è un preparato composto da zuccheri al 69%

 

La marmellata senza zucchero non esiste

La verità è che la marmellata senza zucchero non esiste e che, almeno in questo caso, conciliare la voglia di dolcezza con la linea è pura utopia. 
Molte e semplici le ragioni dell’inganno. 
A cominciare da questa: nelle marmellate lo zucchero è un ingrediente necessario. Se non ci fosse, la marmellata o confettura resterebbe semplicemente un succo di frutta. 
 
“Senza una quantità minima di zuccheri, normalmente intorno al 40%, la pectina, che è l’agente gelificante utilizzato nelle confetture, difficilmente agisce. E senza gelificazione, quella specie di maglia che rende denso il preparato, non solo la marmellata non sarebbe più marmellata ma anche la conservazione sarebbe minore e non si potrebbero avere quelle scadenze così prolungate”

Lo zucchero? Basta leggere le etichette per trovarlo

Dunque lo zucchero c’è, e basta andare a leggere le etichette per trovarlo, in quantità anche considerevole.
Generalmente lo zucchero è pari al 38-40% del totale (proprio quella quantità che è necessaria per fare la marmellata), con punte del 50%, come accade nel caso della marmellata alle arance “con solo zucchero di frutta e di agave” di alcune aziende. Valori che, in ogni caso, non sono molto distanti da quelli delle marmellate “normali” che oscillano tra il 46% e il 63%. 
E allora la promessa “senza zucchero aggiunto” che cosa significa?
 
 
Semplicemente che non è stato introdotto saccarosio. Peccato che quest’ultimo non esaurisca affatto la gamma degli zuccheri esistenti.
Non potendo rinunciare del tutto allo zucchero, queste marmellate sostituiscono il saccarosio con il succo d’uva e il succo di mela concentrato, ossia di fatto fruttosio. Si tratta dunque, di zucchero a tutti gli effetti che ha esattamente la stessa funzione del saccarosio”.
Ecco spiegato l’arcano e l’inganno per quei consumatori che credono di acquistare una marmellata sugar free.
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2 commenti

… per cui io che inizio ad avere il diabete devo rinunciare alla mia colazione preferita.. fette e marmellata…che tristezza…

Claudia

Purtroppo il cliente ci casca anche grazie alla pubblicità ingannevole e martellante. Io mi faccio la marmellata senza zucchero, pastorizzo i vasetti e, una volta aperti in due gg devo consumare. Peciona uso semi di carrubbe in polvere. Ciao. Grazie per l’articolo chiarificatore

Ugo Ammendolea

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